Di fronte alla parola "fiabe" presente nel titolo, è concreto il rischio che il lettore adulto collochi immediatamente questo libro tra i testi per bambini. Invece Andar per fiabe non è esattamente un libro di fiabe, così come non è esattamente in libro per bambini. Già nell'introduzione, l'autrice riflette con apparente leggerezza sul genere della fiaba e sulla sua collocazione nell'immaginario contemporaneo. Se l'introduzione lascia un indizio, la prova di essere di fronte a qualcosa di particolare sta nelle storie stesse: il libro gioca con la struttura classica della fiaba modificandola per sorprendere il lettore, disattendendo le sue aspettative e coinvolgendolo tra una storia e l'altra in un divertente dialogo immaginario con l'Autore (al maschile nel testo, inteso come ruolo anziché come riferimento all'autrice in carne e ossa).
Un libro di fiabe ma anche sulle fiabe, valido sia come raccolta di fiabe non classiche, sia come invito e guida a osservare la fiaba dall'interno per scorgerne i meccanismi.
Consigliato ai lettori curiosi.
Per acquistare (nota: non intasco un centesimo da un eventuale acquisto)
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